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Ormoni androgeni e steroidi anabolizzanti

Gli steroidi anabolizzanti (AS) sono strettamente correlati agli ormoni sessuali maschili e sono le sostanze più frequentemente utilizzate dagli atleti per aumentare le performance sia negli sport professionisti sia in quelli amatoriali (è stato stimato che tra il 3-11% circa degli adolescenti americani ha usato steroidi androgeni come anabolizzanti secondo i dati Merck).

Gli ormoni maschili o androgeni sono responsabili dei caratteri sessuali primari e secondari durante pubertà e adolescenza. Questi ormoni hanno effetti anabolici come un’aumentata velocità di crescita di muscoli e ossa. Gli androgeni stimolano la produzione di globuli rossi nel sangue, un aumento della conduzione degli stimoli a livello delle cellule nervose e intervengono nel riparo dei danni muscolari che avvengono durante sforzi fisici intensi o successivi a traumi [1].

Testosterone

Il principale ormone sessuale maschile, il testosterone, è prodotto da cellule presenti nei testicoli. Il testosterone può anche originare dalla conversione nel fegato dei suoi precursori deidroepiandrosterone (DHEA) e androstenedione, che sono rilasciati dalle gonadi e dalla corteccia surrenale. Nelle donne il testosterone è sintetizzato dal corpo luteo nell’ovaio e dalla corteccia surrenale e contribuisce alla sintesi degli estrogeni, dopo conversione ad opera dell’enzima aromatasi. Il testosterone può agire direttamente legandosi al recettore per gli androgeni o indirettamente attraverso la conversione a diidrotestosterone (DHT) da parte dell’enzima 5alfa-reduttasi. Anche il DHT si lega al recettore per gli androgeni, persino con maggiore avidità rispetto al testosterone.

Il testosterone è dunque un ormone prodotto dal nostro organismo, ma può anche essere utilizzato come farmaco o impropriamente per migliorare le prestazioni in molti sport, come prodotto anti-invecchiamento o per aumentare il desiderio sessuale [2]. Precursori, derivati e metaboliti del testosterone sono utilizzati come steroidi anabolizzanti. Modifiche sintetiche di queste molecole ne hanno trasformato alcune proprietà rendendole più solubili e capaci di rimanere più a lungo nell’organismo, aumentando le proprietà anabolizzanti e minimizzando le proprietà androgene del testosterone. Perciò, gli steroidi anabolizzanti come il nandrolone hanno un effetto anabolizzante massimo e limitata azione androgena sui caratteri sessuali secondari. Ciononostante provocano frequentemente mascolinizzazione nelle donne (acne deturpante, 40–54% delle utilizzatrici) e femminilizzazione negli uomini (ginecomastia, 30% circa degli utilizzatori).

Steroidi anabolizzanti nello sport

L’uso degli AS nel mondo sportivo è molto diffuso e può prolungarsi durante tutta la carriera dell’atleta. La somministrazione o l’autosomministrazione (come accade nella maggior parte dei casi) possono essere effettuate con diverse modalità: lo stacking, che descrive l’uso simultaneo di diversi steroidi in combinazione; il cycling, in cui gli steroidi sono somministrati in cicli alternati a periodi di riposo; il pyramiding, quando le dosi vengono assunte in quantità crescenti nel primo periodo e in seguito vengono diminuite. Molte delle azioni degli androgeni sono mediate da recettori che si trovano nel nucleo delle cellule e che sono responsabili dell’attivazione di geni che portano alla sintesi di proteine responsabili degli effetti anabolizzanti, come l’aumento della massa muscolare. Il testosterone agisce anche sul cervello portando ad un aumento di aggressività, di motivazione e di determinazione.
L’assunzione di AS, per esercitare effetti benefici sulle prestazioni fisiche, deve essere sempre associata ad un allenamento molto intenso, al fine di aumentare il numero di recettori non legati. Questo effetto è dovuto all’azione di un altro ormone: il cortisolo. La sintesi del cortisolo (che ha una potente azione anti-infiammatoria) da parte del nostro organismo aumenta con l’esercizio fisico contribuendo, così, a contrastare i processi infiammatori che si accompagnano ai danni muscolari che si producono durante l’allenamento.
Negli atleti che interrompono l’assunzione di steroidi anabolizzanti per lunghi periodi, il cortisolo contrasta gli effetti degli AS e la forza e massa muscolare diminuiscono rapidamente per i suoi effetti catabolici a livello dei muscoli. Questi fenomeni possono avere gravi ripercussioni sugli atleti che si accorgono di avere meno forza e massa muscolare, cadendo in depressione. Spesso, per contrastare questi disturbi dell’umore, gli atleti ricorrono a sostanze d’abuso come psicostimolanti (come ad esempio amfetamine, cocaina, alcol; vedi stimolanti). L’euforia, l’aggressività, il cambiamento del comportamento che ne consegue diminuisce la sensazione di fatica durante l’allenamento e può contribuire all’insorgere di fenomeni di dipendenza dagli psicostimolanti e può favorire la ripresa dell’utilizzo d AS.

Effetti avversi

Le alte dosi di steroidi anabolizzanti per migliorare le prestazioni sportive possono indurre gravi effetti avversi e provocare danni irreversibili in alcuni organi. Gli effetti più comuni dell’uso di AS per lunghi periodi sono una ridotta fertilità, la ginecomastia negli uomini e mascolinizzazione (come ad esempio irsutismo, cambiamento della voce), acne nella donna.
Anche se gli AS sintetici derivati dal testosterone hanno limitati effetti androgenici sui caratteri sessuali secondari, non esistono ancora degli steroidi privi di tali effetti. Negli adolescenti si può avere arresto della crescita a causa della chiusura precoce delle epifisi. In entrambi i sessi frequenti effetti avversi sono ipertensione, aumento dei livelli di colesterolo nel sangue, arteriosclerosi, tutti fattori che concorrono ad aumentare il rischio di incorrere in infarti ed ictus.

Altri effetti collaterali sono a carico del fegato, come ittero, disfunzioni epatiche, alterazione del sistema della coagulazione con potenziamento della fibrinolisi. Inoltre è stata descritta un’aumentata frequenza di stiramenti, strappi e rotture muscolari e tendinee (vedi tabella 1).

Tabella 1

Effetti desiderati
Aumento massa muscolare
Aumento forza
Diminuzione tempi di recupero
Aumento aggressività
Promuove processi cicatriziali
Vantaggio sull'avversario
   
Effetti avversi
Azoospermia
Diminuzione fertilità
Virilizzazione
Irsutismo
Epatotossicità (Aumento enzimi epatici, Colestasi, Peliosi, Cisti ematiche,
Epatite B e C, Tumori benigni e maligni)
Diminuzione HDL
Aumento LDL
Disturbi psicologici/psichiatrici
Ginecomastia
Aumentata frequenza di stiramenti, strappi e rotture muscolari e tendinee
Chiusura prematura delle epifisi
Acne
Ipertrofia cardiaca
Morte improvvisa (causa cardiaca)
Ipertrofia clitoridea
Iperplasia prostatica
Cancro (es. epatocarcinoma, carcinoma prostata)

 

È stato dimostrato che gli AS hanno effetti importanti sulla funzione del sistema nervoso centrale, determinando disturbi comportamentali e psichiatrici, quali aumento di aggressività, turbe dell’umore, psicosi, depressione, tendenza al suicidio, paranoia, allucinazioni e deliri, reazioni violente, dipendenza psicologica [3, 4].

In particolare dopo assunzione di AS si distinguono:

  • effetti precoci: euforia e altri cambiamenti dell’umore; si nota un aumento dell’autostima, cioè della fiducia in se stessi, dell’energia ed un incremento dell'entusiasmo e della motivazione. Diminuisce la stanchezza, migliora la capacità di sopportazione del dolore e compare insonnia. La libido spesso è aumentata; collera, agitazione e irritabilità sono sempre presenti;
  • effetti dopo alte dosi: si nota perdita dei freni inibitori e mancanza di giudizio, con umore instabile e maniacale;
  • effetti dopo un periodo prolungato: si sviluppa la cosiddetta rabbia da steroidi o ‘Roid rage (assonanza di road rage che invece descrive l’aggressività degli automobilisti) si manifesta quando i comportamenti aggressivi aumentano fino a sfociare nella violenza, ostilità, comportamento antisociale. Questa rabbia può portare ad azioni molto pericolose quali tentati suicidi od omicidi [5]. L’uso prolungato può portare anche allo sviluppo di malattie croniche lunghe, molto fastidiose e dolorose, difficili da curare a livello della prostata fegato, cuore.

Da questionari sottoposti a circa 4000 soggetti [6] che hanno fatto uso di AS è emerso che gli effetti indesiderati da loro più frequentemente riportati sono quelli indicati nella Tabella 2.

Tabella 2. Effetti avversi riferiti dagli atleti in ordine di frequenza [3,6].

Sintomi psichiatrici 
Aggressività 20%
Depressione 20%
Ansia 20%
Cambiamento della personalità 10%
Disturbi del sonno 8%
Cambiamenti di umore 8%
Irritabilità 6-7%
Sindrome da astinenza 6-7%
Ossessione per il corpo 2-3%
Pensieri suicidi o tentativi di suicidio 0,5%
Problemi urogenitali nell’uomo 
Impotenza 10%
Altri problemi sessuali (tra cui: riduzione dei testicoli,
diminuzione della virilità, problemi di eiaculazione)
10%
Altri danni fisici 
Acne 20%
Ginecomastia 15%
Arrossamenti con formazione di strie rosse 3%
Aumento della peluria 3%
Dolore dopo l’iniezione, ascessi dopo l’iniezione 3%

 

Steroidi Anabolizzanti e cancro

I risultati di studi nell’uomo indicano chiaramente che gli steroidi androgeni anabolizzanti contribuiscono ad iniziare e a far progredire i tumori maligni e benigni in particolare nel fegato [7, 8]. La maggior parte degli studi riguarda però pazienti ricoverati per altre patologie e trattati per lunghi periodi con anabolizzanti.

Indicazioni del rischio di sviluppare tumori dopo trattamento con androgeni in modelli animali

L’influenza degli ormoni androgeni sullo sviluppo del cancro è anche sostenuta da diversi modelli animali. In studi preclinici è stato dimostrato che la somministrazione di androgeni per lungo tempo ad alte dosi, in combinazione con cancerogeni, provoca l’insorgenza di tumori alla prostata [9], mentre in associazione a estrogeni può causare il carcinoma della mammella [10]. In altri studi su animali si è osservato che la somministrazioni di dosi usate dai body builders riduce la vita media e induce lo sviluppo di sarcomi, tumori al fegato e rene, oltre a produrre danni cardiaci. Inizialmente il precursore del testosterone DHEA era stato indicato come possibile antitumorale per i suoi effetti anticancerogeni nei ratti [11]. In seguito, però, è stato dimostrato che contrariamente a quanto precedentemente dimostrato il DHEA ad alte dosi ha, invece, azione carcinogenica negli stessi animali provocando lo sviluppo di epatocarcinomi dopo un anno di trattamento (12). Questi effetti possono, infatti, dipendere dallo schema di trattamento e dai dosaggi impiegati.

Rischio di sviluppare tumori in atleti che fanno uso di AS

Per quanto riguarda gli atleti che hanno fatto uso di AS, sono stati riportati casi di tumori alla prostata, rene, testicolo, linfomi (vedi Tabella 3). Nel caso dei tumori epatici il rischio aumenta se l’uso di AS si accompagna ad abuso di alcol, dieta povera di verdure, uso di contraccettivi, fumo, stato di portatori di virus come Epstein Barr e citomegalovirus. Gli AS contenenti un gruppo alchilico come il danazolo, il metiltestosterone, nandrolone, ossimetolone and lo stanozolo sono quelli più sospettati di causare tumori. [7]. Molti dei tumori rilevati negli sportivi sono benigni, ma la diagnosi deve essere tempestiva per evitare rischi di emorragie e di degenerazione maligna.
Gli ormoni androgeni hanno attività regolatoria sulla prostata, essendo implicati nella proliferazione e nella morte cellulare. La crescita delle cellule del cancro della prostata è infatti inizialmente dipendente dagli androgeni, successivamente diventa indipendente ma i recettori per gli androgeni continuano ad essere attivati. Inoltre gli AS interagiscono anche con altri ormoni tra cui l’IGF-1, che a sua volta interferisce con i recettori degli androgeni.

Tabella 3. Casi di cancro associati all’uso di steroidi anabolizzanti per migliorare le prestazioni sportive

Tumori al fegato: adenomi e epatocarcinomi [13-20]
Tumori renali: nefroblastoma e carcinoma [21-24]
Tumore surrenale [25]
Tumori alla prostata [26,27]
Tumori al testicolo: leiomiosarcoma [28]
Linfoma Non-Hodgkin’s [29]

 

Per quanto riguarda le donne, studi epidemiologici prospettici hanno rilevato che nelle donne in post-menopausa i livelli molo alti di testosterone sono spesso associati ad un rischio elevato di cancro della mammella [30]. Sarebbe, quindi, consigliabile per le atlete che fanno uso di AS sottoporsi a frequenti controlli perché hanno un maggior rischio di ammalarsi di cancro della mammella. [8]

 

Conclusioni

Prima che gli AS venissero pesantemente introdotti nel mondo dello sport, gli atleti avevano un rischio minore di sviluppare malattie come diabete, ipertensione e una ridotta mortalità per eventi cardiovascolari rispetto al resto della popolazione. L’avvento dell’uso di AS tra gli atleti ha cambiato radicalmente questa tendenza; è stato, infatti, dimostrato da uno studio finlandese che gli atleti che hanno assunto AS durante la loro carriera sportiva hanno un tasso di mortalità cinque volte più alto rispetto alla popolazione di controllo e che la causa maggiore di morte sono eventi cardiovascolari. [31, 32]

Inoltre, l’uso di alte dosi di AS per un lungo periodo è associato a diversi effetti avversi provocando seri disturbi del comportamento, patologie psichiatriche, aumento del rischio cardiovascolare. Nonostante la valutazione del rischio di sviluppare il cancro nei pazienti che hanno abusato di AS sia difficile, perché spesso l’uso di alte dosi è combinato con l’assunzione di altre sostanze lecite o illecite, va segnalato il pericolo del potenziale effetto degli AS sullo sviluppo e progressione dei tumori.
Oggi gli AS vengono spesso associati al GH. La combinazione di queste sostanze può portare a un aumento di rischio di sviluppare neoplasie, dislipidemie ed elevato rischio cardiovascolare. Questi effetti avversi possono addirittura aumentare dato che l’iniziazione all’uso di steroidi avviene sempre più precocemente con maggiore frequenza e continua per lunghi periodi sia negli atleti sia nei non atleti.

 

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