SPORT SENZA DOPING informare per prevenire
Diversi studi osservazionali associano la sedentarietà ad alcune forme di cancro, mentre altri concludono che i soggetti che svolgono attività sportiva hanno una ridotta probabilità di sviluppare alcune forme di cancro rispetto a chi conduce una vita sedentaria. Tuttavia, i motivi dell’associazione tra attività fisica e rischio di sviluppare il cancro non sono stati completamente chiariti. Molti dei numerosi fattori di rischio noti, associati all’insorgenza del cancro, sono legati agli stili di vita. Tra questi, la dieta, l’inattività fisica e l’obesità/sovrappeso pur essendo strettamente correlati tra loro sono quasi sempre considerati indipendentemente.
Questi fattori dipendono dall’equilibrio energetico tra i livelli di spesa calorica e calorie assunte. Il mantenimento di questo equilibrio è associato alla prevenzione primaria, alla sopravvivenza dopo la diagnosi e all’insorgenza di recidive del tumore primario. I risultati di un ampio studio prospettico indicano che un BMI uguale o superiore a 40 è associato ad un significativo aumento (tra il 50 e il 60%)di mortalità per tutti i tipi di cancro rispetto ad una popolazione con un BMI inferiore a 25.
L’evidenza di un nesso causale tra inattività fisica e cancro varia a seconda del tipo di tumore: è molto forte per tumori che riconoscono una componente ormonale (cancro del colon, della mammella nelle donne in premenopausa), ma suggestiva per altri tipi di cancro (polmone), prostata, ovaio, stomaco e pancreas). Al contrario, l’esercizio fisico può avere un ruolo importante nella prevenzione di alcune forme di cancro e l’attività fisica viene sempre maggiormente utilizzata tra gli approcci complementari in supporto alla terapia standard, per il trattamento sintomatico e nella riabilitazione dei pazienti affetti da neoplasie (tabella 2), in quanto riduce la sensazione di affaticamento, migliora l’efficienza fisica, influenza positivamente la qualità di vita, contrasta la depressione ed alcuni effetti avversi dei farmaci e riduce comparsa e progressione di eventuali altre patologie associate.
Infatti, mentre in passato si riteneva che per pazienti con tumori maligni in stadio avanzato fosse indicato il riposo, recentemente è stato documentato che l’attività fisica può influenzare positivamente numerose funzioni dell’organismo potenzialmente correlate con il rischio di tumori come la funzionalità cardiovascolare e polmonare, la motilità intestinale, la produzione di ormoni, il bilancio energetico, la funzione immunitaria, la produzione di antiossidanti e la riparazione del DNA. Un adeguato programma di attività fisica moderata, inoltre, potrebbe avere un ruolo nella prevenzione delle ricadute e nell’incremento della sopravvivenza di pazienti oncologici.
Effetti Dimostrati * | Effetti Potenziali |
Riduzione rischio cancro del colon | Riduzione rischio cancro del retto |
Riduzione rischio cancro della mammella, riduzione mortalità | Riduzione rischio cancro di: polmone, testicolo, prostata, pancreas, utero, ovaio, rene, tumori emopoietici |
Miglioramento sintomi e qualità di vita nei pazienti affetti da cancro | Riduzione delle ricadute nei pazienti affetti da cancro |
Riduzione di fattori di rischio comuni a patologie associate (malattie cardiovascolari, diabete, obesità, depressione, demenza) | Aumento sopravvivenza nei pazienti affetti da cancro |
* Numerosi studi epidemiologici concludono che esiste una correlazione tra attività fisica e riduzione del rischio di comparsa di alcuni tumori e di alcuni sintomi come l’affaticamento.