Quanto ne sai?

SPORT SENZA DOPING informare per prevenire

Ruolo dell’attività fisica nelle malattie croniche non trasmissibili

Svolgere un’attività fisica moderata, ma regolare, è probabilmente il più efficace degli interventi non convenzionali suggeriti per ridurre la mortalità da ogni causa, prevenire l’insorgenza di molte malattie croniche, diminuire i fattori di rischio, le complicazioni e per migliorare gli effetti della terapia farmacologica.

L’inattività fisica è attualmente il quarto fattore di rischio di morte causata da malattie croniche non trasmissibili e contribuisce a aggravare la sintomatologia di molte malattie. Recentemente è stato stimato che nel mondo l’inattività fisica causa il 6% delle malattie coronariche, il 7% di diabete di tipo 2, il 10% di cancro della mammella e del colon (vedi schede di approfondimento) oltre che di circa il 10% di morti premature. Molti fattori legati ad uno stile di vita sedentario e poco sano sono responsabili o contribuiscono allo svilupparsi di patologie diverse che possono manifestarsi concomitantemente nello stesso paziente. Ad esempio è stata descritta un’associazione tra diabete e cancro mammario e del colon.

L’attività fisica nella prevenzione e nel controllo dei sintomi delle malattie croniche

Un sempre crescente numero di studi documentano l’utilità dell’attività fisica nella prevenzione e nel controllo sintomatico di malattie croniche accomunate alla sedentarietà (cancro, ipertensione, diabete di tipo 2, depressione, insulino-resistenza, obesità, dislipidemia, osteoporosi, epilessia, malattie neurodegenerative, quali Parkinson, Alzheimer, sclerosi multipla e alcuni stati fisiologici come la menopausa). Analogamente ai farmaci, il movimento delle masse muscolari stimola la produzione di ormoni, neurotrasmettitori o ne modula la funzione. L’attività fisica, attraverso la contrazione della muscolatura scheletrica, induce la secrezione di centinaia di molecole tra cui proteine, fattori di crescita, citochine, con conseguente miogenesi e rimodellamento muscolare. Le molecole di derivazione muscolare esercitano effetti paracrini (modificazioni della fisiologia di cellule circostanti) e endocrini (modificazioni di organi bersaglio raggiunti attraverso il torrente circolatorio) che possono avere un ruolo assimilabile a quello di un farmaco nel trattamento e prevenzione delle malattie croniche e di sostegno alla terapia. L’esercizio fisico interviene nello stimolo di centinaia di geni coinvolti nel mantenimento dell’omeostasi e in processi che implicano un cross-talk tra i muscoli ed altri tessuti.